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IL VIAGGIO DEL CIRCO SOLUNA

soluna-francomannoIMMAGINARIO OLTRE LA CRISI #1 come convivo io con la crisi, espongono 22 artisti e 14 associazioni. Dal 20 febbraio > 15 marzo 2015 sala Veruda di Palazzo Costanzi piazza Piccola 2, Trieste.

Le fotografie di Roberto Francomano – il viaggio del circo di Soluna:
Petra, Stefan, Anna, Savitry, Tilly, Santo, Nis e Fjosok sono i membri di una famiglia nomade tedesca. Insieme danno vita al Circo Soluna.
Essi hanno dei cavalli ed un vecchio camion per trainare i carri su cui vivono. Sono circondati e godono della presenza di moltissimi animali che non usano nei loro spettacoli. Sono vegetariani, non fumano, non bevono alcolici.soluna-francomanno2
Petra e Stefan si fanno carico dell’istruzione dei loro figli. Essi vivono felici senza cellulari, TV, lavatrice, acqua corrente.
Quel po’ di energia che gli serve viene fornita loro dai pannelli solari.
Nell’inverno del 2003 decisero dopo anni di permanenza nel sud Italia di trasferirsi in Ungheria dove la vita è più semplice: i pascoli ed il fieno per i cavalli sono più facili da trovare, la burocrazia per i permessi dei loro spettacoli è più facile da sbrigare…
e le strade meno trafficate sono meno pericolose per uomini e cavalli.
Deliberatamente scelgono villaggi e piccoli paesi lontani da mete turistiche per i loro spettacoli che si svolgono all’aria aperta.
Non c’è un biglietto d’entrata, l’offerta è libera sia in denaro che in altri beni.
Essi rappresentano una delle comunità più ecologiche al mondo!
Quella che vado a raccontare è una piccola ma significativa parte della vita del Circo Soluna: il loro spostamento attraverso la Slovenia e l’arrivo al luogo del loro primo spettacolo in Ungheria.francomannots
Roberto Francomano

Venerdì 20 febbraio, alle 18.30, la Casa dell’Arte di Trieste, dopo il successo di partecipazione delle maratone notturne di videoarte e fotografia VideoNotte e FotoNotte, nelle sedi storiche delle 14 associazioni aderenti disseminate per tutta la città, si è inaugura IMMAGINARIO OLTRE LA CRISI #1 come convivo io con la crisi.

La mostra analizza con esempi stimolanti dal mondo dell’arte contemporanea nazionale e internazionale, come in un periodo di crisi si debba porre l’attenzione sulla fragilità dei ruoli, sui meccanismi che determinano il processo di identificazione in modelli alternativi che non potrebbero esistere in un contesto non traumatico, e su una reale rilettura del tessuto sociale ed economico. In un momento di depressione sociale e recessione economica, le ricerche dell’arte contemporanea rappresentano infatti un tangibile caso di studio in grado di riposizionare al centro della vita l’individuo, complice di una sharing economy, l’economia della condivisione, sempre più presente.
Nello spirito della Casa dell’Arte si intende dunque parlare dell’oggi con l’arte di oggi, avvicinando il pubblico a opere capaci di suggerire e raccontare come sia possibile superare la crisi, non solo svelando i viziosi meccanismi che ci hanno incantati fino a ieri, ma immaginando nuovi orizzonti al di fuori delle dinamiche del mercato e della routine, e ipotizzando un rinnovato interesse per la persona nelle sue infinite declinazioni. Un’occasione unica per mettere a confronto le esperienze di artisti italiani e di altri paesi europei, dando una panoramica sulla diversa percezione della crisi in Italia e in Europa, e sulle diverse strategie per superarla o conviverci.
In mostra ricerche e indagini di artisti visivi che attraverso le azioni quotidiane della vita di tutti i giorni evidenziano processi e schemi alternativi, divisi in due sezioni; viaggio nella crisi, che racconta il muoversi ai tempi della crisi, dagli spostamenti low budget (a piedi, in bici, autostop, BlaBlaCar) all’ospitalità apparentemente di basso profilo (scambi di casa, CouchSurfing), in cui il viaggiare diventa sempre di più esperienza di relazione, e convivere con la crisi, in cui attraverso le situazioni della vita quotidiana, si sposta l’obiettivo dalla mera sopravvivenza di tutti i giorni alla ricerca di una totale realizzazione dell’individuo: sogni, prospettive, desideri e aspettative delle persone nei paesi depressi economicamente.

La Casa dell’Arte di Trieste, nata nel 2007 dalla volontà di 12 associazioni culturali attive nel campo dell’arte contemporanea e della cultura artistica, costituisce un gruppo di lavoro, con interessi comuni e competenze maturate nel tempo, volto a sviluppare progetti in sinergia mettendo assieme conoscenze e professionalità, creando una rete che oggi è un punto di riferimento in città e prendendo parte attiva nel dialogo sulla cultura a Trieste. A oggi le associazione aderenti alla Casa dell’Arte sono AIDIA, Cizerouno, DayDreaming Project, Faltwerksalon, Gruppo78, Juliet, L’Officina, Mimexity, Photo Imago, Scuola del Vedere, studio openspace, Studio Tommaseo, Terredarte e Trieste Contemporanea.

20 febbraio > 15 marzo 2015
Sala Veruda di Palazzo Costanzi piazza Piccola 2, Trieste
22 artisti / 14 associazioni

Daniele Catalli e Eleonora Diana, Dream Circus project, 2014, Italia/Serbia/Macedonia/Turchia
Marco Cechet, BigLie(t)To Interail, 2004, Europa
Giovanni Chiarot, BREZ MEJ a history of border, 2013, Italia/Slovenia
Désirée De Monte, L’osteria del rusco, 2015, Italia
dyzerotre collective, HISTŒRI removing, 2012, Albania
Fabiola Faidiga, La Vigilia/La Veille, 2015, Francia
Roberto Francomano, Il viaggio del Circo Soluna, 2003, Slovenia/Ungheria
Edvard Frank, Emergenza freddo, 2014, Italia
Antonio Giacomin, 80kmh, 2013, Islanda
Guillermo Giampietro, La fine del capitalismo, 2014, Argentina
Marco Gnesda, Sharon Ritossa, Studio Iknoki e Alba Zari , In salita, 2014, Italia
Matteo Guidi, in collaborazione con Ibrahim Jawabreh, Zouhleqa (sliding), 2012, Cisgiordania
Matteo Guidi e Giuliana Racco, In Between Camps, 2013, Cisgiordania
Guglielmo Manenti, Video-Azioni Ex per un bestiario urbano, 2006-07, Italia
Serena Osti, C’è crisi!, 2009, Italia
Barbara Romani, Walking in the wild side, 2015, Italia
Davide Skerlj, Il testimone, 2013-14, Italia/Slovenia
+ La Collina coop. soc., Zindis al centro, anch’io c’entro!, 2014, Italia

un progetto di Casa dell’Arte
in coorganizzazione con Comune di Trieste
con la collaborazione di Turismo FVG
con la partecipazione di Casa dei Teatri, Gruppo Immagine, Krisis Magazine, La Collina coop. soc., vicino/lontano
con il supporto di La Collina coop. soc.

coordinamento generale Massimo Premuda
testo critico di Emanuela Pezzetta
immagine coordinata Massimiliano Schiozzi
consulenza audiovisivi V_Art-multimedia design-

#casadellartetrieste: partecipa anche tu! condividi la mostra su twitter ma non solo! anche su facebook e instagram!
utilizza #casadellartetrieste hashtag ufficiale della Casa dell’Arte di Trieste

orari tutti i giorni 10>13 + 17>20
ogni sabato 18 evento
ogni domenica 10.30>12 laboratorio per bambini + 18 visita guidata

info
CASA DELL’ARTE
AIDIA + Cizerouno + DayDreaming Project + Faltwerksalon + Gruppo78 + Juliet + L’Officina + Mimexity + Photo Imago + Scuola del Vedere + spazio 5 + Studio Tommaseo + Terredarte + Trieste Contemporanea
c/o Studio Tommaseo – via del Monte 2/1 – 34122 Trieste
040639187 – 3491642362 –  HYPERLINK “mailto:casadellartetrieste@gmail.com”casadellartetrieste@gmail.com
HYPERLINK “http://www.casadellarte.it/” \n _blankwww.casadellarte.it –  HYPERLINK “http://www.facebook.com/casadellartetrieste” \n _blankwww.facebook.com/casadellartetrieste

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