La rivista Juliet ha compiuto trent’anni di attività , considerato che il numero zero ha visto la luce, a Trieste, nel dicembre del 1980. Per festeggiare questo trentesimo compleanno, l’Associazione JULIET, che sostiene l’omonima rivista e la relativa attività espositiva, ha organizzato una mostra retrospettiva con documenti, progetti originali, primi numeri e produzioni extra-editoriali, accanto ai quali sarà possibile osservare documenti od opere originali di Maurizio Cattelan, Piero Gilardi, Annamaria Iodice, Milan Kunc, Claudio Massini, Giovanni Pulze, Antonio Sofianopulo, Oreste Zevola e Fabio Rinaldi.
L’evento, curato da Claudio Barberi, verrà inaugurato giovedì 31 marzo 2011 alle ore 17, presso il piano nobile della Biblioteca Statale di Trieste in Largo Papa Giovanni n. 6, e sarà sponsorizzato da Girardi Spumanti e dall’Azienda Agricola Å kerk. La mostra sarà poi visitabile fino al 30 aprile, da lun a ven con orario ore 9,00 -> 13.00
Per ulteriori informazioni: rvidali (at) alice.it
Sebbene quel gruppetto di giovani idealisti al secolo Davio Fabris, Giuliana Ferrara, Rolan Marino, Antonio Sofianopulo, Roberto Vidali e Oreste Zevola cultori dell’arte contemporanea, sprovvisti di esperienza e scaltrezza imprenditoriale, si stessero imbarcando in un’impresa apparentemente fallimentare, le difficoltà organizzative, la penuria finanziaria e lo scetticismo delle istituzioni locali e della società verso le novità culturali non impedirono a Juliet Art Magazine di diventare un efficace strumento di divulgazione della cultura contemporanea, nei suoi vari aspetti: dall’arte all’architettura, dal design alla fotografia, alla moda e alla poesia.
àˆ così che, dopo trent’anni, si sono raggiunti importanti traguardi: ben 5000 copie di tiratura per ogni fascicolo pubblicato, per 5 numeri all’anno con contributi critici sempre pi๠approfonditi su un numero di pagine a colori sempre pi๠elevato, a cui si aggiungono 2 filiazioni editoriali annuali, ovvero un extra issue, incentrato sui temi pi๠interessanti della ricerca artistica attuale, e un allegato, Juliet Photo Magazine, sulla fotografia contemporanea.
Juliet Art Magazine è, dunque, una delle non comuni espressioni del panorama culturale cittadino che cerca di offrire un’immagine della realtà artistica e culturale odierna, al fine di incentivare la riflessione e di suscitare interessanti dibattiti attorno ai principali eventi artistici nazionali e internazionali, quali fiere, rassegne ed esposizioni promosse da istituzioni pubbliche o private, ma altresì nei confronti degli ultimi lavori di artisti storici e affermati, nonché di quelli dei giovani esordienti proposti dalla critica pi๠autorevole. In questi trent’anni, oltre alla pubblicazione di circa 150 fascicoli della rivista e di circa 30 extra issue, Juliet ha contribuito alla realizzazione di eventi indelebili nella storia della città di Trieste. Tra questi, in particolare, meritano di essere ricordati le collettive Bestio!, Odio e Fenditure, le personali di Maurizio Cattelan, Luigi Ontani, Mark Kostabi, Aldo Mondino, le mostre istituzionali per la Serra di Villa Revoltella con le opere di Giovanni Pulze e Carlo Fontana, la personale di Živko MaruÅ¡i? per la Sala Umberto Veruda di Palazzo Costanzi e il progetto di Claudio Massini per sette musei civici della città di Trieste.
All’attività editoriale si è affiancata anche una intensa attività promozionale, grazie alla collaborazione continuativa con artisti, galleristi, critici ed esponenti attivi del mondo culturale italiano ed internazionale.