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Mario Baldan • Sulle orme dei pavoni ’67-’68

A cura di: dott.ssa Stefania Baldan

Inaugurazione: 17.06.2023, ore 18
Spazio ArtOK ArtOk borgo Cividale 23/A Palmanova 0432 990517 info@artok.it

Orari di apertura:
dal 17/06/2023 al 07/07/2023
da lun. a ven. 9.00-12.30 / 15.00-18.00
sabato e domenica solo su appuntamento

sulle orme dei pavoni '67-'68

Mario Baldan (scomparso a Udine nel 1996) era di origini venete, nato a Mestre (VE) nel 1933 e trapiantato in Friuli a tre anni. Ha dedicato un’intera vita all’arte, partendo dal figurativo per giungere progressivamente all’astratto; per i “meriti”, raccolti durante la sua carriera artistica, non per i “titoli” è divenuto docente di disegno dal vero all’Istituto d’Arte “Sello” di Udine per oltre trenta anni, ricoprendo anche il ruolo di vice-preside. In quanto figlia di Mario Baldan sono fiera di aver avuto in lui un padre, che, attraverso un’attività di 45 anni (cioè da quando aveva 17 anni fino a 62 anni), ha compiuto un percorso artistico in progressiva, ma costante crescita evolutiva, sempre in ascesa, dimostrando così un talento innato di straordinaria qualità, di alto livello, di spessore innovativo attraverso una vastissima produzione, degna di apprezzamento ed ammirazione, in quanto ha suscitato gli entusiasmi di critica e pubblico, facendo di lui un esempio, un nome significativo nel mondo culturale dapprima locale, poi nazionale ed infine inter-nazionale. Tutto questo, tengo a dirlo e mi inorgoglisce, da autodidatta, non frequentando scuole d’arte, accademie, università, bensì imparando da solo, caparbiamente, sul campo, frequentando l’ambiente e guardando ai “grandi” della storia dell’arte e ai “grandi nomi” dell’ambiente artistico-culturale locale, come Afro Basaldella, di cui è stato grande ammiratore. Ha frequentato solo un corso serale di ceramica, per impararne la tecnica, tenuto nel 1957 da Dino Basaldella alla Scuola di Arti e Mestieri “Giovanni da Udine” ad Udine. Nel 1955, durante il servizio militare a Firenze, ha conosciuto e frequentato Ottone Rosai ed il suo studio; ne ha ricevuto un forte sprone ed incoraggiamento, avendo intuito in Baldan un talento latente. Da quel momento ha, quindi, concepito la sua arte come “metamorfosi”, sempre “in fieri”, in un continuo, incessante “divenire”, viaggiando lungo un percorso all’insegna dello scavo interiore, della ricerca tecnico-stilistica senza fine, della sperimentazione, non per questioni virtuosistiche, ma per un più ricco e completo senso qualitativo del messaggio. Così Baldan nell’arco di 45 anni ha dato vita alla sua poetica, alla sua filosofia estetica attraverso una ricerca sperimentale di svariate tecniche: tempera, olio, scultura in bronzo, ceramica, terracotta, gesso, plexiglas, tecnica mista tipo olio e serigrafia, materico ad olio, acrilico, collage, serigrafia, litografia, acquaforte, acquatinta, stampa su tessuto, arazzo, mosaico, ve-trata, affresco, tempera melaminizzata, con cui ha percorso 7 fasi/periodi: 1) Esordi giovanili 2) Neoreali-smo/Astrattismo 3) Informale 4) Presenze, Muri, Muffe, Impronte 5) Lune, Bersagli, Pavoni 6) Voli 7) Fiori.

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